Ancona - Incontro tra Movimenti

Un breve sunto per condividere l'esperienza vissuta lo scorso 27 dicembre su zoom

Questi 3 movimenti sorgono nel dopoguerra, ma solo con il Concilio Vaticano 2 che riflette sulla Chiesa nel mondo attuale ed offre una visione più aperta della presenza del laicato, le comunità e i movimenti trovano la loro collocazione ecclesiale.

Alcuni sottolineano aspetti spirituali e comunitari e si orientano verso un ideale di unità e dialogo tra le generazioni, le culture e le religioni (Movimento dei Focolari) altri si dedicano al servizio dei più poveri (Papa Giovanni e Comunità di Sant'Egidio), altri ancora si rivolgono al mondo degli studenti si impegnano in diversi ambiti sociali e nel mondo della politica (Comunione e Liberazione).
Negli anni 80 Giovanni Paolo II lancia la sfida della nuova evangelizzazione.
Sono anni di grande apertura verso i movimenti nei confronti dei quali inizia un cammino di riflessione. Un tema ricorrente è quello della comunione sia dei movimenti tra loro sia con la gerarchia della Chiesa.
Papa Giovanni Paolo II dice "i movimenti devono rispecchiare in sé il mistero di quell'amore da cui la Chiesa è nata e continuamente nasce".
Dagli anni '70 i movimenti fanno sperimentare alla Chiesa lo slancio e l'entusiasmo con cui essi vivono la fede e dalla gioia di questa fede si sentono necessitati a partecipare ad altri ciò che hanno ricevuto in dono.
Tra il 2005 ed il 2008 questi movimenti devono affrontare il delicato momento della scomparsa del fondatore ... Don Giussani, Don Benzi e Chiara.
Concludiamo con una suggestiva immagine di Chiara: "mentre ogni carisma è l'incarnazione per così dire di un'espressione di Gesù, di un suo atteggiamento, di un fatto della sua vita, di un suo dolore, di una sua parola, la Chiesa è un maestoso Cristo spiegato attraverso i secoli".
All'interno del grande movimento che è la Chiesa ogni movimento ecclesiale pur perseguendo gli obiettivi specifici nell'ambiente in cui è inserito, deve prendere coscienza delle complementarità e stabilire legami tra i movimenti non solo di mutua stima, di dialogo ma di una reale collaborazione.
È dall'unità tra i vari carismi e tra questi ed i pastori della Chiesa che il Vangelo di Cristo può rivelarsi nel suo splendore e nella sua interezza.

Luca Ambrosini - nascita e esperienza della comunità di Don Benzi

1. Seguire Gesù povero e servo condividendo la vita degli ultimi (senza Gesù non si fa niente, con Lui condividere la vita degli ultimi)
2. Condurre una vita da poveri (gestione soldi, amministrazione personale, c'è mettere insieme anche le spese, materiale, ci si passano vestiti, si vive di Provvidenza sia alimentare che vestiti) - amministrazione del personale condividiamo parte dei nostri stipendi come quota destinata alla comunità,
3. Non si va aventi se non si fa spazio a preghiera e contemplazione (pane quotidiano commento a ogni lettura del giorno - ci richiama a questa vocazione, non è semplice, l'umanità viene subito a galla, ma tutto quello che è divino è da scavare in profondità, la contemplazione, fermarsi, vari momenti - giornate comunitarie- case di preghiera con percorso formativo
4. Lasciarsi guidare dall'obbedienza vista come discernimento comunitario e conferma di quello che si fa (vari responsabili di zona in 40 paesi del mondo che ci accompagnano) e ci sono nuclei a livello locale fratelli laici e famiglie aperte che fanno un cammino più piccolo per permettere ad ognuno di esprimersi

5. Vivere la fraternità esplicitata in tanti modi - aiuto reciproco non tanto materiale ma spirituale - ci si incontra il giovedì sera in un gruppo ristretto di 14 e sentire come ha risolto una o l'altra situazione, ti senti pronto per fare aiuti e riceverne Poi breve presentazione comunità - sollecitati sempre dalla richiesta di questa condivisione.

Annalisa - Consiglio direttivo regionale e Massimo Orselli - Consiglio direttivo nazionale Famiglie per accoglienza - Comunione e Liberazione

Don Giussani ha creduto fermamente nella carità, uno dei baluardi del suo messaggio e della sua esperienza e testimonianza; mandava i giovani a fare nella bassa (Lombardia) a stare insieme a far dei giochi con i bambini proprio per imparare il dono dell'accoglienza e del sentirsi accolti. Siamo tutti bisognosi di essere accolti e nell'esperienza del dare uno sente di essere accolto amato perché l'altro ti rivela questo, ti rimanda a questo bene. Noi siamo cresciuti dentro a questa esperienza avendo questo seme di voler sperimentare questo carisma di Don Giussani Famiglie per accoglienza - iniziano ad avere un luogo dove potersi confrontare alla luce dell'esperienza cristiana, che entra nella vita sociale; l'associazione si è propagata per tutta l'Italia e in diversi paesi del mondo. Non è un'organizzazione, ma è un'esperienza, è nell'esperienza che Dio arricchisce il nostro niente e perdona la nostra miseria - esperienza di conversione a Lui, a noi interessa la Sua presenza, portare Lui Insieme il cammino è ancora più bello!

Nino Pisano - responsabile del Banco Alimentare di Ancona

È una struttura nazionale che svolge attività di raccolta di cibi da destinare a associazioni che non hanno scopo di lucro, destinate alle esigenze della povertà di persone povere; banco di solidarietà è una struttura della Caritas parrocchiale, piccola; il rapporto con il banco alimentare da un lato è di collaborazione e dall'altra prendiamo gli aiuti alimentari dalla sede del banco alimentare essendo convenzionati con il banco stesso. Sono delle cose diverse - nella percezione comune non si distingue del tutto una cosa dall'altra. Direi cosi il banco alimentare non può arrivare a dare generi alla singola famiglia/persona - però tantissime associazioni possono attingere al banco alimentare ed avere generi da distribuire/ portare ai singoli che incontriamo. Collaborazione stretta - colletta alimentare. Per l'incontro e l'appartenenza a CL , mi sono imbattuto in una modalità di percepire l'aspetto della carità con un significato totale rispetto alla persona: non solo sovvenire ai bisogni spiccioli ma scoprendo in fondo che il primo bisogno non è degli altri ma del mio, di ogni uomo. C'è un libretto di Don Giussani che riassume il percorso educativo e di richiamo rispetto all'agire, al gesto carità Fin dai primi anni nel movimento è stato uno dei pilastri del cammino proposto; i pilastri sono 3: culltura carità e missione; Specifici ma collegati l'uno all' altro Il mio percorso è stato l'incontro con questa forma educativa, uno dei primi impatti è stato quello di accettare un sì mettendomi d'accordo con me stesso e la necessità che sentivo e rispetto al bisogno che mi stava davanti - non essere disattento rispetto al bisogno. Con amici abbiamo creato il centro di solidarietà poi facendo questo ci siamo orientati più sui bisogni alimentari delle famiglie; una cosa così non è possibile da solo - immediato quindi mettersi insieme ad altre persone, quasi tutte appartenenti alla nostra esperienza nel cammino CL. Facendo questo ho dovuto continuamente riprecisare i termini: fare un gesto di caritativa, spostarmi da un semplice fornire un servizio al tentar di arrivare allo sguardo della persona che avevo davanti, uno sguardo che è determinato dall'appartenenza a Cristo - DEUS CARITATAS EST. La carità ultima è la carità che ci raggiunge attraverso Cristo. La condivisione è una condivisione di essere non di averi, a quella a cui siamo chiamati ad educarci.

Carla Silenzi - responsabile della comunità di Ancona di Comunione e Liberazione

L'opera del movimento è un soggetto nuovo è lo stupore di cristo, insieme si crea una sinfonia che è la Chiesa.

Thérèse Anderson e Alessandro Cappella - responsabili della comunità di Ancona del Movimento dei Focolari

Inizialmente è stato proiettato un video dei giovani della comunità dei focolari di Ancona per dare voce un po' a tutti cosi.

Thérèse - un ringraziamento perché questo scambio è stato un vero arricchimento reciproco e spero sarà solo l'inizio di una condivisione profonda.

Alessandro - gratitudine per questo scambio meraviglioso, vedere con gli occhi vostri le meraviglie che i nostri carismi fanno Risalire agli inizi di Chiara folgorata dall'amore di Dio; lei ha ricominciato a riscoprire il vangelo in modo molto forte, il codice della vita è il vangelo, le parole che Dio ha illuminato in modo forte sono le parole dell'amore la parola che hanno colto al volo - la parola che Gesù dice Sua: amatevi gli uni gli altri......... erano poche ragazze, li c'era un segreto particolare: infatti il movimento si è proprio da sempre strutturato in piccoli gruppi.

All'interno ci sono diverse vocazioni: focolarini - giovani - volontari - sacerdoti. In questi piccoli gruppi si poteva fare esperienza di amore reciproco, di comunione profonda in cui qualche modo ricercare quella famiglia che è stato punto di partenza del nostro ideale. Questa è la cosa principale, vita evangelica di amore reciproco, cercare di formarci a questo, di condivisione di questi frutti della parola in tutti gli ambiti; una volta infuocati in questo modo, qualsiasi ambito del nostro vivere viene toccato.

Cosi da tessere e creare brani di fraternità lì dove siamo. Sono perciò nate anche azioni concrete che hanno coinvolto gli ambiti nei quali noi siamo impegnati (ad es: EDC).

La cosa che ci dà una gioia speciale è l'idea di poter condividere i carismi. Noi ci sentiamo quasi gli ultimi di tutti, il carisma che Dio ha dato a Chiara è l'unità, nessuno come noi ha bisogno di tutti gli altri, senza CL, Papa Giovanni, senza fratelli che troviamo nel nostro cammino, noi non realizziamo quelli che siamo e dovremmo essere.

Creare frammenti di fraternità li dove siamo in tutti gli ambiti del vivere umano. Una realtà presente poi nelle Marche legata al movimento dei focolari è movimento diocesano che vive proprio all'interno delle parrocchie e delle diocesi, quindi con questa condivisione ci aiutate ad amare di più tutta la Chiesa almeno come il nostro movimento, vi siamo grati profondamente.

Ora ci vuole un progetto insieme - celebrare questa amicizia ci da tanta gioia - cogliamo questo incontro come vero dono di Dio.

L'incontro conclude con la diapositiva delle specificità di ogni carisma